Onorevoli Colleghi! - Le Commissioni parlamentari di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse istituite nelle passate legislature hanno svolto un lavoro meritevole ma non completo, in quanto si sono accertate solo parzialmente le cause delle gravi disfunzioni della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti che spesso mettono a rischio la salute dei cittadini, nonché delle interferenze della criminalità organizzata nell'opera di smaltimento e nella gestione di discariche abusive e no.
      In concreto non si sono individuate ancora appieno nè le ragioni di fondo di tale stato di cose nè, soprattutto, i correttivi legislativi e amministrativi da apportare al fine di rendere efficiente la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e per escludere tassativamente l'interferenza della criminalità nella gestione del ciclo dei rifiuti.
      Per tale ragione riproponiamo anche per la presente legislatura l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, modificandone parzialmente ma significativamente il campo d'azione al fine di arrivare nei tempi più brevi a risultati concreti.
      In particolare, questa nuova Commissione dovrà individuare fino in fondo le cause delle disfunzioni del ciclo dei rifiuti e indicarne con precisione, fin dalla conclusione del primo anno di attività, gli interventi

 

Pag. 2

legislativi e amministrativi necessari per risanare e rendere efficiente il servizio.
      Nella proposta di legge prevediamo inoltre di estendere l'indagine anche alle cause che hanno determinato le difficoltà di reperire discariche idonee diffuse equamente in tutto il territorio nazionale, difficoltà che sono una delle ragioni principali delle disfunzioni nello smaltimento dei rifiuti e dell'interferenza della criminalità organizzata e no. Anche su questo aspetto decisivo la Commissione dovrà indicare correttivi precisi e incisivi.
      Prevediamo inoltre di estendere l'indagine anche sugli effetti del ciclo dei rifiuti sull'ambiente e in particolare sulle acque interne superficiali e sotterranee, sulle acque marine costiere e soprattutto sulla salute dei cittadini.
      Altra integrazione rispetto alla precedente legislatura è l'estensione dell'indagine allo stato di conservazione dei rifiuti nucleari esistenti in Italia anche in ordine alla costituzione di un sito nazionale di tali rifiuti.
 

Pag. 3